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al testo di Federico Zucchi
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Indicazioni per il centro
Abbiamo atomiche deposte sotto il culo a stelle e strisce, reti sotterranee e sensori ad ogni accesso, guerre tecnologiche nella psiche atrofizzata, file chilometriche sulle vette himalayane, droni nel deserto e satelliti nel cuore.
La fame d'innovazione ci sta scarnificando come adesivi scoloriti sulla fiancata di un camper ma continuiamo a dragare i fondali sommersi come se potessimo sezionare in pieno sole il cadavere di Dio.
Non di qui passa la strada verso il centro ma lambisce sottotraccia i fianchi addormentati di una donna rannicchiata, le pievi trecentesche sparpagliate tra i castagni, la mollica di pane di due corpi attorcigliati, l'orma innamorata che sovverte la clessidra.
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Salvatore Pizzo
- 28/06/2019 17:53:00
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Poesia impegnata che non si può non apprezzare, quantomeno per il tono ed il suo volare oltre confini conformistici, ristabilendo verità per una realtà che sembra averla persa... Molto apprezzata. un saluto
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